Mps: rinvio a giudizio tutti gli imputati. Mc invita gli azionisti a costituirsi parte civile entro il 15 dicembre

mpsfoto_scale_400x300Al termine dell’udienza preliminare di sabato 1° ottobre, il Gup presso il tribunale di Milano ha rinviato a giudizio gli ex vertici e dirigenti di MPS (Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Daniele Pirondini e Marco Di Santo), i funzionari e alcune figure apicali delle banche internazionali Nomura International PLC (Sayeed Sadeq e Raffaele Ricci) e Deutsche Bank (Ivor Dunbar, Michele Faissola, Michele Foresti, Dario Schiraldi, Matteo Vaghi e Marco Veroni), per i reati di false comunicazioni sociali e di manipolazione del mercato, con l’aggravante del nocumento del pubblico risparmio, per la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale di Mps, conseguente ad una serie di complesse operazioni di finanza strutturata.

“Si tratta di reati gravissimi che hanno duramente danneggiato la più antica banca del mondo e decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili – spiega Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – Movimento Consumatori ad oggi ha raccolto oltre 250 costituzioni di parte civile e in vista del dibattimento che si aprirà il prossimo 15 dicembre invita gli azionisti a rivolgersi a MC per costituirsi parte civile”.

“Auspichiamo – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – un’ampia adesione degli azionisti a questa iniziativa collettiva. I risparmiatori danneggiati devono ottenere al più presto il risarcimento dei danni subiti. L’unione dei piccoli risparmiatori è fondamentale affinché siano riaffermati i principi di correttezza e legalità che devono essere rispettati da amministratori, sindaci e revisori delle società quotate”.

Gli azionisti Mps possono scrivere a mps@movimentoconsumatori.it, indicando la provincia di residenza.




Processo Mps: gli azionisti possono costituirsi ancora parte civile. Rivolgetevi alla nostra Associazione

Si è svolta oggi l’udienza preliminare per il caso Mps. La procura di Milano aveva chiesto il rinvio a giudizio degli ex vertici (Giuseppe Mussari, Antonio Vigni) e di NOMURA International PLC (Sayeed Sadeq e Raffaele Ricci) per i reati di false comunicazioni sociali e di manipolazione del mercato, con l’aggravante del nocumento del pubblico risparmio per la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale di Mps, conseguente ad una serie di complesse operazioni di finanza strutturata.
 
“Si tratta di reati gravissimi che hanno duramente danneggiato la più antica banca del mondo e decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili – spiega Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC -per questo, Movimento Consumatori ha lanciato una campagna nazionale, raccogliendo finora 250 costituzioni di parte civile. Il processo è stato rinviato al 27 novembre prossimo e gli azionisti possono continuare a rivolgersi alla nostra associazione per la costituzione di parte civile”.
 
“Auspichiamo – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC

un’ampia adesione degli azionisti a questa iniziativa collettiva, perché è giusto che i risparmiatori ottengano il risarcimento dei danni subiti, ma anche perché in questo modo possono essere riaffermati i fondamentali principi che devono essere rispettati da amministratori, sindaci e revisori delle società quotate: correttezza e legalità”.
 
Movimento Consumatori invita tutti gli azionisti Mps a contattare l’associazione al numero verde 800 168 636, da utenza fissa o al numero 366 3945056 da cellulare o a scrivere a mps@movimentoconsumatori.it, indicando la provincia di residenza.




PROCESSO MPS: Movimento Consumatori chiama a raccolta gli azionisti per la costituzione di parte civile

In pochi giorni, il numero verde 800 168 636 dedicato agli azionisti Mps ha superato i 1.000 contatti

Il prossimo 12 ottobre è fissata l’udienza preliminare per il caso Mps. Entro questa data, gli azionisti sono legittimati a costituirsi parte civile e a richiedere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza dei reati contestati, prima dalla procura della Repubblica di Siena e ora da quella di Milano.

Il tribunale di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio degli ex vertici Mps (Giuseppe Mussari, Antonio Vigni) e di NOMURA International PLC (Sayeed Sadeq e Raffaele Ricci) per i reati di false comunicazioni sociali e di manipolazione del mercato, con l’aggravante del nocumento del pubblico risparmio per la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale di Mps, conseguente ad una serie di complesse operazioni di finanza strutturata.

Si tratta di reati gravissimi che hanno duramente danneggiato una tra le più antiche banche del mondo e decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili. Per questa ragioni, Movimento Consumatori ha lanciato una campagna nazionale diretta ad agevolare la costituzione di parte civile degli azionisti.

“In pochi giorni – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio – si sono rivolti al nostro numero verde oltre 1000 azionisti. Continueremo a lungo questa nostra campagna per rappresentare il maggior numero di risparmiatori danneggiati”.

“Auspichiamo – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – un’ampia adesione degli azionisti a questa iniziativa collettiva perché è giusto che i risparmiatori ottengano il risarcimento dei danni subiti, ma anche perché in questo modo possono essere riaffermati i fondamentali principi che devono essere rispettati da amministratori, sindaci e revisori delle società quotate: correttezza e legalità”.

Movimento Consumatori invita tutti gli azionisti Mps a contattare l’associazione al numero verde 800 168 636, da utenza fissa o al numero 366 3945056 da cellulare o a scrivere a mps@movimentoconsumatori.it, indicando la provincia di residenza.




Processo Fonsai. 1000 azionisti associati a Movimento Consumatori parti civili.

All’udienza che si è tenuta oggi nel processo Fonsai in corso a Milano, Movimento Consumatori ha richiesto la chiamata in giudizio di UnipolSai quale responsabile civile per risarcire gli oltre 1000 azionisti ex Fonsai e Milano Assicurazioni, costituiti parte civile grazie all’attività dell’associazione anche nel processo di Milano.

Il procedimento vede imputati l’ex vicepresidente di Milano Assicurazioni e l’ex dirigente addetto alla redazione dei bilanci della compagnia assicurativa, nonché l’attuario incaricato dalla medesima società. Le ipotesi di reato vanno dalla falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, all’alterazione del prezzo delle azioni Fonsai fino alla falsificazione della relazione sulle riserve dei sinistri RC Auto. Si tratta dello stesso filone di indagini per cui, nel gennaio 2014, era già stata fissata udienza preliminare avanti al GUP di Torino Boemio, che si era dichiarata territorialmente incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Milano.

“E’ ora che UnipolSai risarcisca gli azionisti danneggiati dai comportamenti posti in essere dagli imputati –commenta Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito & Risparmio di Movimento Consumatori – da tempo la nostra associazione ha chiesto alla compagnia di accantonare i fondi necessari per rispondere di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, risarcendo tutti gli azionisti”.

Per ulteriori informazioni si può scrivere afonsai@movimentoconsumatori.it oppure rivolgersi allo Sportello del Consumatore on line (http://sportello.movimentoconsumatori.it).




FONSAI. Il 5 maggio udienza a Milano.

Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Milano, Andrea Ghinetti accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Luigi Orsi, ha fissato per il 5 maggio 2015 la prima udienza dell’ultimo processo relativo al crack Fonsai. Il procedimento vede imputati, oltre a Gioachino Paolo Ligresti anche Pier Giorgio Bedogni, ex dirigente addetto alla redazione dei bilanci della compagnia assicurativa, e F. G., attuario incaricato dalla medesima società. Le ipotesi di reato vanno dalla falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, all’alterazione del prezzo delle azioni Fonsai fino alla falsificazione della relazione sulle riserve dei sinistri RC Auto. Si tratta dello stesso filone di indagini per cui, nel gennaio 2014, era già stata fissata udienza preliminare avanti al GUP di Torino Boemio, che si era dichiarata territorialmente incompetente, disponendo la trasmissione degli atti alla procura di Milano.

“L’udienza del 5 maggio – dice Corrado Pinna, che coordina i legali di Movimento Consumatori sul caso Fonsai – è l’ultima possibilità concessa agli azionisti di Fondiaria Sai, Milano Assicurazioni e Premafin, di costituirsi parti civili e chiedere il risarcimento dei danni subiti, a seguito del tracollo finanziario e del conseguente azzeramento di valore dei titoli Fonsai. Anche in questo processo, come in quello in corso a Torino, sarà possibile chiedere la citazione in giudizio di UnipolSai Assicurazioni, quale responsabile civile per gli illeciti commessi dagli imputati e magari ottenere il sequestro conservativo del patrimonio di Gioachino Paolo Ligresti, già oggetto di analogo provvedimento, disposto dal tribunale di Torino su beni di valore pari a circa 2 milioni di euro e, poi, decaduto in seguito alla dichiarazione di incompetenza da parte del GUP di Torino”.

 

“In un momento storico, come quello attuale – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – in cui si assiste spesso a tentativi di ostacolare la costruzione di un sistema efficace di norme contro la corruzione e l’inasprimento di pene per reati come il falso in bilancio è di vitale importanza non abbassare la guardia, tenendo il più possibile desta l’attenzione dell’opinione pubblica. Anche questa volta MC sarà al fianco dei risparmiatori offrendo loro il supporto qualificato di consulenti e legali che potranno consigliare e assistere chi ha perso quanto investito”.

Per ricevere le informazioni necessarie a perfezionare la costituzione di parte civile nel processo di Milano, si può scrivere a fonsai@movimentoconsumatori.it oppure rivolgersi allo Sportello del Consumatore on line (http://sportello.movimentoconsumatori.it/).




Processo Fonsai. Movimento Consumatori: Unipolsai risarcisca gli azionisti


La presidenza italiana Ue, nel suo comunicato di ieri, riporta come un grande risultato aver ottenuto dai partner europei la decisione di rendere pubbliche le direttive negoziali che definiscono i limiti e gli obiettivi della negoziazione con gli Usa per la conclusione del TTIP.

A maggio scorso, quando MC ha chiesto al governo italiano di chiarire la propria posizione sul TTIP e di proporre all’Ue la desecretazione dei contenuti dei negoziati, aveva l’intento di spingere il governo italiano – nel semestre di presidenza europea – a rispettare il diritto di informazione dei cittadini sul trattato. In realtà, gli atti erano già disponibili in Rete grazie all’attivismo di diverse associazioni confluite nel comitato STOP TTIP.

“Esprimiamo la nostra delusione – commenta Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – perché il successo vantato dal Governo italiano in realtà nulla cambia riguardo al rispetto della trasparenza nei confronti dei cittadini. Il ‘mandato negoziale’ pubblicato ieri sul sito della Commissione europea, spiega le direttrici del negoziato, senza apportare nessun reale contributo conoscitivo in più. Trasparenza vorrebbe che dopo ogni round di negoziazione (se ne sono tenuti cinque in un anno) il commissario europeo delegato De Gucht relazionasse al parlamento europeo e ai cittadini aggiornando il working in progress del negoziato settore per settore (farmaci, agricoltura, prodotti finanziari)”. “Limitarsi a pubblicare solo il ‘mandato a negoziare’ – continua Mostaccio – dopo più di un anno dalla sua approvazione, non dimostra di per sé alcun cambiamento di rotta se non sarà seguito, a breve, dalla reale disponibilità di Usa e Ue di rendere pubblici tutti i capitoli in cui si articola il trattato. 
Ad oggi sembra che il successo della presidenza italiana più che un passo fondamentale verso la trasparenza sia un espediente per promuovere la retorica propagandistica circa la sua aprioristica utilità (es. più lavoro, più crescita, più pil), insomma la solita retorica che non ha mai portato a casa le promesse di cui si è nutrita”.