Supermoney multata per pratica commerciale scorretta

La società Supermoney S.p.A., conosciuta per il suo servizio di comparazione economica online, è stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per una pratica commerciale scorretta. La multa, pari a 1.480.000 euro, è stata emessa in seguito a un’indagine condotta dall’autorità.

Supermoney è attiva nel settore della comparazione economica, offrendo ai consumatori la possibilità di confrontare diverse offerte, tra cui quelle relative ai servizi di fornitura di energia elettrica e gas.

L’indagine ha rivelato che l’azienda non ha fornito una chiara classificazione delle offerte commerciali, omettendo di specificare i criteri utilizzati per valutarle.
Ancora più problematico, l’azienda non ha comunicato agli utenti che l’attività di comparazione e intermediazione era remunerata.
E inoltre, ha diffuso claim pubblicitari privi di informazioni essenziali sulle modalità per ottenere i risparmi promessi.

L’assenza di trasparenza e chiarezza nelle informazioni fornite ai consumatori è una pratica scorretta che può ingannare gli utenti, portandoli a fare scelte non informate. Questo è particolarmente critico nel contesto attuale, caratterizzato dal passaggio dal mercato tutelato al mercato libero per i servizi energetici.

È importante sottolineare che la trasparenza delle informazioni è fondamentale per garantire che i consumatori possano fare scelte consapevoli e informate, specialmente in questo periodo.

La multa inflitta a Supermoney evidenzia l’importanza della trasparenza e della correttezza nell’ambito delle pratiche commerciali, specialmente quando si tratta di servizi fondamentali come l’energia. L’impegno verso una maggiore trasparenza e chiarezza da parte delle aziende è essenziale per proteggere i diritti dei consumatori e promuovere un mercato equo e competitivo.

Dopo l’indagine condotta dall’Autorità, Supermoney ha preso provvedimenti per porre fine a queste pratiche scorrette.

Qui potete leggere il comunicato dell’AGCOM 




Direttiva due diligence. MC: grave l’affossamento del governo italiano

Ieri, durante una riunione del Consiglio dell’Unione Europea, è stata respinta la proposta di direttiva Corporate Social Due Diligence Directive (CSDDD).

Questa decisione ha portato alla delusione di molti: consumatori, attivisti ambientali e membri della società civile, che da anni aspettavano una normativa che imponesse alle grandi aziende il rispetto dei valori ambientali e dei diritti umani dei lavoratori.

La proposta, sviluppata nel corso di tre anni di lavoro della Commissione e del Parlamento europei, introduceva criteri più rigorosi per le aziende in materia di responsabilità sociale d’impresa.
Tuttavia, su richiesta di BusinessEurope, l’associazione europea delle industrie, alcuni Stati membri tra cui l’Italia, hanno bloccato il progresso della direttiva.
L’approvazione avrebbe introdotto elementi di equità e rispetto nelle catene di produzione globali e avrebbe contribuito a contrastare la deindustrializzazione che colpisce l’Europa da decenni.
Avrebbe inoltre posto fine al fenomeno del dumping sociale e ambientale, rendendo le produzioni extra-UE meno competitive e favorendo il ritorno delle produzioni in Europa.

Invece, il governo italiano ha preferito mantenere lo stato attuale delle cose, senza nessuna consultazione delle associazioni dei consumatori.

“Quello che più dispiace – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’associazione Movimento Consumatori APS – è che il Governo e Confindustria non abbiano neanche intuito, per miopia e cinismo, la maggior competitività per l’Italia che avrebbe comportato l’approvazione di questa direttiva.”

La mancanza di azione su questo fronte potrebbe portare i Paesi terzi, proprietari delle materie prime necessarie all’industria europea, a rivolgersi ad altre potenze come Cina e Russia che offrono condizioni economiche più vantaggiose.

La decisione di bloccare la direttiva CSDDD rappresenta un passo indietro nella promozione della responsabilità sociale d’impresa e nel consolidamento dello stato di diritto nel mercato globale.

È fondamentale che il governo italiano e Confindustria riflettano sulle implicazioni a lungo termine di questa scelta e agiscano per promuovere un’economia più equa, sostenibile e competitiva.




Antitrust: Intesa Sanpaolo non può spostare i clienti senza consenso

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ordinato a Intesa Sanpaolo di interrompere la migrazione di 2,4 milioni di clienti verso la sua nuova filiale basata solo su app senza il consenso esplicito degli utenti.

Intesa Sanpaolo aveva lanciato quest’estate la sua Isybank basata esclusivamente su app, come parte di un importante programma di trasformazione digitale.

Nel mese di ottobre ha migrato circa trecentomila clienti, inviando loro una comunicazione nella sezione archivio dell’app Intesa Sanpaolo senza alcuna notifica o pop-up.

L’AGCM afferma di aver ricevuto 5mila denunce riguardo al trasferimento.

I clienti erano scontenti di questo, così come del fatto che i messaggi fossero stati inviati durante le vacanze estive e che i nuovi conti avessero condizioni economiche diverse.

Inoltre, gli utenti hanno lamentato la perdita di alcuni servizi post-trasloco, come la possibilità di creare carte virtuali per gli acquisti online e di accedere agli sportelli fisici della banca.

L’AGCM ha quindi comunicato a Intesa che non potrà migrare il resto dei 2,4 milioni di clienti su Isybank senza il loro consenso espresso, garantendo loro il diritto di mantenere il conto corrente alle stesse condizioni.




Presentazione Rapporto Sbilanciamoci! 2024

rapporto sbilanciamoci 2024
Mercoledì 29 novembre alle ore 13, presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato, a Piazza Madama, sarà presentato il “Rapporto Sbilanciamoci 2024. Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”.
Quest’anno il Rapporto di Sbilanciamoci! propone 84 misure specifiche per una manovra complessiva di oltre 46 miliardi di euro, a saldo zero, senza oneri per la spesa pubblica. Si tratta di proposte concrete e dettagliate, sostenibili.

La Controfinanziaria di Sbilanciamoci! – campagna composta da 51 organizzazioni della società civile, tra cui MC – è alternativa a quella presentata dal governo in carica: propone misure di giustizia fiscale, di riduzione delle spese militari e dei sussidi ambientalmente dannosi per finanziare la sanità e l’istruzione pubblica, le politiche industriali per una transizione ecologica giusta, la cooperazione allo sviluppo.

Alla presentazione della Controfinanziaria, sarà distribuito il Rapporto integrale e saranno presenti gli esponenti delle associazioni aderenti, nonché i deputati e i senatori, i rappresentanti delle forze politiche, dei sindacati e delle forze sociali.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi entro e non oltre le ore 13 di martedì 28 novembre inviando una mail con il proprio nome e cognome a: info@sbilanciamoci.org.
Per gli uomini è obbligatorio l’uso della giacca e della cravatta.

Il Rapporto Sbilanciamoci! sarà disponibile online per il download gratuito a partire dal 29 novembre 2023 su www.sbilanciamoci.info.




Trasferimento ad Isybank per i clienti banca Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha trasferito, tramite modifica unilaterale del contratto, trecentomila clienti a Isybank, la nuova banca solo digitale del Gruppo. Nei prossimi mesi dovrebbero trasferirne quasi altri 4 milioni.

La comunicazione relativa al trasferimento è stata inviata ai clienti nella sezione archivio dell’App Intesa Sanpaolo senza alcuna notifica, privando così i consumatori della possibilità di esercitare il recesso in tempo utile.

L’operazione è stata realizzata utilizzando in modo scorretto il potere di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, arrivando a trasformare radicalalmente il rapporto banca-cliente.

L’associazione rileva che l’operazione presenta numerosi aspetti poco chiari, in quanto il trasferimento dei clienti, non è nemmeno stato preceduto dalla pubblicazione sul registro delle imprese e sulla Gazzetta Ufficiale. Solo dalla data in cui la banca effettuerà tali adempimenti pubblicitari potranno decorrere i 90 giorni per il recesso.

Qualora Intesa Sanpaolo e Isybank non cessassero entro 15 giorni questi comportamenti, lesivi degli interessi dei consumatori, l’associazione chiederà l’inibitoria al competente tribunale con un’azione rappresentativa collettiva.

Movimento Consumatori invita i clienti che trasferiti ad Isybank a rivolgersi all’Associazione per ricevere informazioni e assistenza.




Gas: aumento del 2,3% per agosto

Per la famiglia tipo, con contratto in tutela, in agosto c’è un aumento del gas del 2,3% rispetto a luglio.

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha comunicato l’aggiornamento relativo alle bollette del gas per i clienti in condizioni di tutela: per il mese di agosto aumento del gas del 2,3% rispetto a luglio.
Il prezzo della sola materia prima gas è pari a 33,21 €/MWh.

L’aggiornamento complessivo per l’utente tipo é determinato interamente dall’aumento della spesa per la materia gas naturale, +2,3%.

Rimangono invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura.
Si ricorda che il decreto legge n. 79 del 28 giugno 2023 per il III trimestre 2023, quindi anche per i consumi di agosto, ha confermato per il gas la riduzione dell’Iva al 5% e l’azzeramento degli oneri generali di sistema.

La spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (settembre 2022 -agosto 2023) è di 1.472 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 12,1% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (settembre 2021 – agosto 2022).