STOP ANATOCISMO. Anche il tribunale di Cuneo inibisce l’anatocismo alla Banca Regionale Europea

Continua la campagna Stop Anatocismo del Movimento Consumatori: dopo la decisione del tribunale di Milano che ha inibito l’anatocismo a ING Bank, BPM e Deutsche Bank, la richiesta di inibitoria cautelare nei confronti di altre dieci banche, l’invio degli esposti all’Antitrust e alla Banca d’Italia, MC ha ottenuto una nuova vittoria nei confronti della Banca Regionale Europea (gruppo UBI). Il tribunale di Cuneo, con ordinanza del 29 giugno, ha inibito alla Banca Regionale Europea ogni forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori. La banca è stata condannata a pubblicare il dispositivo del provvedimento sulle home page del proprio sito Internet e a comunicarlo a tutti i consumatori con le stesse modalità con le quali vengono inviati gli estratti di conto corrente.

“Anche il tribunale di Cuneo ha chiarito che dal 1° gennaio 2014 per le banche è vietata ogni forma di anatocismo – dice Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori – gli interessi scaduti non possono più produrre nuovi interessi che devono essere conteggiati solo sul capitale. Il tribunale di Cuneo ha chiarito che il divieto di anatocismo non comporta alcun profilo di illegittimità costituzionale e comunitaria, difesa invocata dalle banche per cercare di contrastare il divieto”.

Come precisato dal tribunale di Cuneo il divieto di anatocismo, enunciato dal nuovo articolo 120 T.U.B., è chiarissimo e non necessita di alcun intervento del CICR al quale può spettare solo l’individuazione delle modalità di applicazione e conteggio degli interessi.

” Sebbene il divieto di anatocismo sia operante dal 1° gennaio 2014 – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’associazione – ad oggi non è ancora stata adottata la deliberazione del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) che deve regolare la produzione degli interessi nelle operazioni bancarie. Tale intervento eliminerebbe definitivamente ogni scusa alla palese violazione del divieto posta in essere dall’intero sistema bancario. Quanto tempo dovranno ancora aspettare i cittadini e le imprese italiane per veder ribadito e attuato il divieto di anatocismo?”.

Per informazioni: sosbanche@movimentoconsumatori.it




Movimento Consumatori tra i sostenitori della campagna “sulla fame non si specula”


Movimento Consumatori dice no alle speculazioni finanziarie sul cibo e sostiene “Sulla fame non si specula”, la campagna nata nell’aprile del 2011 che ha via via aggregato importanti sigle del non profit, enti locali e singoli cittadini. Almeno dal 2005, alcuni operatori finanziari hanno cominciato a investire ingenti somme di denaro nei cosiddetti titoli finanziari derivati legati ai beni alimentari, che ‘derivano’ cioè il loro rendimento dall’andamento dei prezzi dei prodotti agricoli sui mercati internazionali, perdendo la propria funzione originaria di assicurazione sulla fluttuazione dei prezzi e divenendo strumenti di mera speculazione. Si tratta ormai troppo spesso di titoli che costituiscono delle vere e proprie scommesse: si “punta” sull’aumento dei prezzi del cibo e si guadagna se la previsione si avvera. Nella finanza di oggi anche un’alluvione o una siccità prolungata in una certa regione del mondo si possono trasformare in un’opportunità per guadagnare sul mercato finanziario, con rendimenti che possono essere anche del 50% o del 100%.

“Obiettivo di Sulla fame non si specula è creare una vasta mobilitazione a sostegno di una riforma dei derivati in sede Ue, chiedendo che il diritto al cibo sia tutelato dalla speculazione finanziaria – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – e che all’arricchimento smisurato di qualche nano della finanza consegua la negazione del diritto al cibo per intere popolazioni. Il nostro sostegno a questa iniziativa si è fatto ancora più convinto dopo che nella Carta di Milano di Expo 2015 (la cui stesura purtroppo non ha visto il coinvolgimento delle associazioni di consumatori) è sparito ogni riferimento al tema della speculazione finanziaria che era contenuto nel Protocollo di Milano, promosso dal Barilla Center for Food and Nutrition cui la Carta di Milano si è ispirata. Per MC è fondamentale che l’Italia e tutta la comunità internazionale non perdano l’occasione che l’Expo, il cui tema è ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’, lasci un’eredità tangibile di equità nell’accesso al cibo”.

 

“Da Milano da cui è partita questa campagna –afferma Emanuela Citterio, coordinatrice dell’iniziativa –   ci aspettiamo un segnale forte che dica che il diritto al cibo vale più del profitto a breve termine ottenuto attraverso operazioni speculative che ignorano ogni possibile conseguenza sulla vita delle persone. Abbiamo due principali obiettivi per il 2015: sostenere la riforma dei derivati chiedendo che il diritto al cibo sia protetto e fare in modo che Milano, in occasione di Expo 2015, diventi la città simbolo di un equilibrio possibile, quello fra una finanza sana e un cibo buono alla portata di tutti”.

Migliaia di cittadini hanno già aderito all’iniziativa sul sito www.sullafamenonsispecula.org




Al via la campagna di “IO SONO ORIGINALE”

Grandi eventi in programma per “Io Sono Originale”, l’iniziativa finanziata dal Ministero dello Sviluppo economico Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM e realizzata dalle associazioni dei consumatori*, che mette in campo attività di informazione e di sensibilizzazione per i cittadini sulla contraffazione e sulla tutela della proprietà industriale.

Per questa campagna di comunicazione nazionale, “Io Sono Originale” girerà l’Italia con un coinvolgente road show divertenti flash mob per arrivare dritto al cuore e alla mente delle persone con il suo importante messaggio: la contraffazione è un fenomeno che va combattuto, fa male alla nostra economia e alla nostra salute, scegliere prodotti originali è invece sinonimo di sicurezza e di garanzia.

Il primo a partire sarà il road show, un tour che toccherà 19 città italiane per un totale di 20 eventi pubblici. Prima tappa: 24 giugno a Torino per finire il 7 agosto a Senigallia (Ancona). Con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone, gli eventi saranno organizzati in luoghi di grande aggregazione e durante manifestazioni pubbliche. Il road show non passerà inosservato: gazebo, totem e un pick up personalizzato “Io Sono Originale” compongono la struttura mobile dove si potranno ricevere materiali informativi sulla lotta al falso e simpatici gadget. Non mancheranno inoltre spettacoli e giochi per i bambini.

 

Il 29 giugno a Milano è previsto invece il primo di sei flash mob che coinvolgeranno poi le città di Brindisi, Como, Parma, Marsala e Viareggio.

Prima di ogni evento verranno allestiti dei punti informativi che potranno fornire informazioni sul progetto e distribuire  materiale sulla contraffazione. I flash mob, cui daranno il là scuole di street-dance locali, coinvolgeranno i consumatori in un frenetico ballo collettivo.

Per la comunicazione dell’iniziativa verrà realizzata anche una campagna di guerrilla marketing “green”che nelle zone prossime all’evento segnalerà la presenza dei punti informativi e del flash mob.Sfruttando la sola azione dell’acqua verrà impresso sui marciapiedi e nelle piazze il logo dell’iniziativa per una comunicazione spettacolare e “ecologica”.

I calendari del road show e dei flash mob sono disponibili sul sito www.iosonoriginale.it.

 

*ACU, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-consum, Assoutenti, Altroconsumo, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Utenti Radio Televisivi.




STOP ANATOCISMO. Movimento Consumatori invia esposti alla Banca d’Italia e all’antitrust su interessi illegittimi.

La Banca d’Italia ordini a tutte le banche di restituire gli interessi illegittimamente applicati alla clientela

Continua la campagna Stop Anatocismo del Movimento Consumatori: dopo l’inibitoria dell’anatocismo da parte del tribunale di Milano che ha accolto i ricorsi cautelari dell’associazione nei confronti di ING Bank, BPM e Deutsche Bank e la successiva richiesta di MC di inibitoria cautelare nei confronti di altre dieci banche, Movimento Consumatori ha inviato due esposti: uno all’Antitrust, l’altro alla Banca d’Italia. All’Agcm si chiede di avviare nei confronti di 30 banche e dell’Abi (Associazione bancaria italiana) un’istruttoria finalizzata ad accertare se l’applicazione di interessi anatocistici passivi costituisca pratica commerciale scorretta idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, e se sussista tra le imprese bancarie un’intesa sull’applicazione di interessi anatocistici passivi che abbia per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del mercato nazionale. Effettuati tali accertamenti, MC chiede all’Autorità di adottare ogni provvedimento inibitorio, ripristinatorio e sanzionatorio previsto per legge.

Con l’esposto alla Banca d’Italia si chiede invece di avviare nei confronti delle 30 banche, un’istruttoria finalizzata ad accertare le violazioni di divieto di anatocismo e ad adottare i provvedimenti previsti per legge, tra cui l’immediata restituzione di tutti gli interessi anatocistici corrisposti dai clienti dal 1° gennaio 2014 che, secondo un’indagine di MC, ammontano ad oltre due miliardi di euro su base annua

“I diritti della clientela bancaria – afferma Paolo Fiorio, coordinatore dell’Osservatorio Credito e Risparmio MC – devono necessariamente essere tutelati dalla Banca d’Italia quale autorità di vigilanza sull’intero settore creditizio; l’art. 128ter del Testo Unico Bancario consente perfino alla Banca d’Italia di ‘ordinare la restituzione delle somme indebitamente percepite e altri comportamenti conseguenti’. E’ ora che la Banca d’Italia intraprenda su questa materia specifiche iniziative a tutela di tutta la clientela”.

“Invitiamo il Governo e la Banca d’Italia a dare immediata e definitiva attuazione all’art. 120 T.U.B. –dice Alessandro Mostaccio, segretario generale dell’associazione – Sebbene il divieto di anatocismo sia operante dal 1° gennaio 2014, l’attuazione di tale disciplina ad opera del CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio) eliminerebbe definitivamente ogni scusa alla palese violazione del divieto posta in essere dall’intero sistema bancario”.




UBER POP vietato in Italia per concorrenza sleale.

Movimento Consumatori con un esposto all’Antitrust aveva chiesto di indagare su pratiche commerciali scorrette.

Il Tribunale di Milano, accogliendo il ricorso presentato dai tassisti per concorrenza sleale, ha disposto su tutto il territorio nazionale il blocco di Uber Pop, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, con inibizione dalla prestazione del servizio.

Movimento Consumatori, ravvisando pratiche commerciali scorrette nell’esercizio dell’attività Uber Pop, il 26 marzo scorso aveva depositato un esposto all’Antitrust per indagare sul servizio Uber Pop in particolare, per la promozione in Italia di un’attività vietata dalla normativa sui taxi, per pubblicazione di informazioni ingannevoli sulla sicurezza e affidabilità del servizio e per l’adozione di clausole vessatorie e illecite e attende l’avvio del procedimento.

“In un’ottica di riduzione delle tariffe – afferma Marco Gagliardi, responsabile settore trasporti di Movimento Consumatori – le nuove tecnologie possono e dovranno essere utilizzate da chi ha una licenza regolare per svolgere il servizio Taxi. Chiediamo ai tassisti di salvare ciò che di buono c’è nell’intuizione di Uber, modernizzando la prenotazione e la gestione del servizio e alle istituzioni di attivarsi per salvaguardare il servizio pubblico, rendendolo accessibile alle tasche di tutti”.

Per Movimento Consumatori è essenziale che queste nuove forme economiche di trasporto “alternativo” vengano monitorate per distinguere tra nuove tipologie di business (che come tali devono rispettare tutte le normative vigenti) e forme di economia collaborativa e mutualistica non indirizzate esclusivamente al profitto. I casi che si stanno delineando ultimamente sono quelli di concentrazione di grandi player e big della Rete uniti a grandi capitali che nulla hanno a che vedere con la sharing economy.




Progetto “A modo mio” per persone con disabilità intellettiva.

Movimento Consumatori con il progetto “A modo mio, cittadino a pieno titolo. Percorso di promozione di cittadinanza per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale”* vuole favorire l’inclusione sociale dei cittadini che manifestano difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio quotidiano.

“A modo mio” si ispira all’art. 9 della Convenzione delle nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità in cui è sancito il loro diritto all’accessibilità delle informazioni.

Movimento Consumatori, in collaborazione con Anffas Onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e Il Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas “La rosa blu”, ha realizzato e ha messo a disposizione dei cittadini dei materiali informativi scritti in linguaggio facile da leggere:

–  sei guide digitali e cartacee sull’acquisto di beni di consumo, risparmio energetico, telefonia, trasporto ferroviario, uffici pubblici, uso e consumo di farmaci;

–  un periodico (in formato digitale, che si può scaricare e stampare) con notizie di attualità che possono essere spunto di dibattito in diverse occasioni di vita quotidiana e di comunità;

– un programma di educazione alla cittadinanza in formato digitale per favorire lo sviluppo delle abilità e competenze necessarie ad una partecipazione attiva e consapevole nel proprio contesto di vita. I titoli del programma educativo: l’Italia, il mio Stato, io sono italiano, io sono italiano e anche europeo, io e l’euro, io e miei dati personali.

Tutti i prodotti realizzati per il progetto saranno presentati nel corso della conferenza “Europe in Action 2015. Disabilità intellettiva: Auto-rappresentanza e famiglie” che si terrà il 21 e il 22 maggio a Roma. L’evento è organizzato da Anffas e Inclusion Europe. Il 21 maggio, Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori illustrerà l’iniziativa “A modo mio” e interverrà su “L’accessibilità alle informazioni sulla tutela consumeristica”.

La conferenza si svolgerà presso l’Hotel NH Roma Midas. Il programma è presente sul sito www.anffas.net.

I materiali del progetto “A modo mio” sono sul sito www.movimentoconsumatori.it e possono essere richiesti telefonando allo 06 4880053 o scrivendo a comunicazione@movimentoconsumatori.it.