PROCESSO MPS TER: ammessi come parte civile gli azionisti assistiti da Movimento Consumatori

Questa mattina, il GUP del tribunale di Milano respingendo le numerose eccezioni sollevate dalle difese degli imputati e del responsabile civile di banca Monte Paschi di Siena, ha ammesso, come parti civili nel processo MPS ter, gli azionisti assistiti da Movimento Consumatori per ottenere il risarcimento dei danni subiti in conseguenza del progressivo azzeramento del capitale investito in titoli azionari della banca.  Anche Movimento Consumatori è stato ammesso parte civile: i giudici hanno infatti riconosciuto il ruolo svolto negli anni dall’associazione a sostegno delle ragioni dei risparmiatori.

Le accuse riguardano la rappresentazione infedele della situazione patrimoniale della società, ed in particolare dei crediti deteriorati, nei bilanci e nei prospetti informativi pubblicati tra il 2014 e il 2016 per cui la Procura della Repubblica di Milano chiede di portare a giudizio le più alte cariche della società dell’epoca con l’accusa di falso in bilancio, manipolazione del mercato finanziario e falso in prospetto informativo di aumento di capitale.

Movimento Consumatori esprime apprezzamento e soddisfazione per la decisione del tribunale e ritiene che rappresenti il primo concreto passo verso il pieno riconoscimento dei diritti degli azionisti MPS.




Antitrust: Intesa Sanpaolo non può spostare i clienti senza consenso

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ordinato a Intesa Sanpaolo di interrompere la migrazione di 2,4 milioni di clienti verso la sua nuova filiale basata solo su app senza il consenso esplicito degli utenti.

Intesa Sanpaolo aveva lanciato quest’estate la sua Isybank basata esclusivamente su app, come parte di un importante programma di trasformazione digitale.

Nel mese di ottobre ha migrato circa trecentomila clienti, inviando loro una comunicazione nella sezione archivio dell’app Intesa Sanpaolo senza alcuna notifica o pop-up.

L’AGCM afferma di aver ricevuto 5mila denunce riguardo al trasferimento.

I clienti erano scontenti di questo, così come del fatto che i messaggi fossero stati inviati durante le vacanze estive e che i nuovi conti avessero condizioni economiche diverse.

Inoltre, gli utenti hanno lamentato la perdita di alcuni servizi post-trasloco, come la possibilità di creare carte virtuali per gli acquisti online e di accedere agli sportelli fisici della banca.

L’AGCM ha quindi comunicato a Intesa che non potrà migrare il resto dei 2,4 milioni di clienti su Isybank senza il loro consenso espresso, garantendo loro il diritto di mantenere il conto corrente alle stesse condizioni.




Trasferimento ad Isybank per i clienti banca Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha trasferito, tramite modifica unilaterale del contratto, trecentomila clienti a Isybank, la nuova banca solo digitale del Gruppo. Nei prossimi mesi dovrebbero trasferirne quasi altri 4 milioni.

La comunicazione relativa al trasferimento è stata inviata ai clienti nella sezione archivio dell’App Intesa Sanpaolo senza alcuna notifica, privando così i consumatori della possibilità di esercitare il recesso in tempo utile.

L’operazione è stata realizzata utilizzando in modo scorretto il potere di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali, arrivando a trasformare radicalalmente il rapporto banca-cliente.

L’associazione rileva che l’operazione presenta numerosi aspetti poco chiari, in quanto il trasferimento dei clienti, non è nemmeno stato preceduto dalla pubblicazione sul registro delle imprese e sulla Gazzetta Ufficiale. Solo dalla data in cui la banca effettuerà tali adempimenti pubblicitari potranno decorrere i 90 giorni per il recesso.

Qualora Intesa Sanpaolo e Isybank non cessassero entro 15 giorni questi comportamenti, lesivi degli interessi dei consumatori, l’associazione chiederà l’inibitoria al competente tribunale con un’azione rappresentativa collettiva.

Movimento Consumatori invita i clienti che trasferiti ad Isybank a rivolgersi all’Associazione per ricevere informazioni e assistenza.




MPS III: gli azionisti possono ancora costituirsi parte civile entro il 26 giugno

Venerdì scorso, circa 4000 investitori, per la maggior parte piccoli risparmiatori, e associazioni di consumatori si sono presentati al Tribunale di Milano per chiedere di essere ammessi come parti civili nell’udienza preliminare del processo che vede imputati quattro ex manager della banca senese: Alessandro Profumo, Massimo Tononi, Fabrizio Viola e Arturo Betunio.

Le accuse contro gli ex amministratori sono di presunte irregolarità nella contabilizzazione dei crediti deteriorati nelle relazioni dei bilanci del 2014 e 2015 e nella relazione semestrale del 2016. In particolare, gli imputati sono accusati di false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato.

La giudice Fiammetta Modica ha disposto un rinvio su richiesta delle difese degli imputati per consentire di valutare le migliaia di richieste di costituzione di parte civile, tra le quali non figurano quelle della stessa banca, Consob e Bankitalia. La prossima udienza è stata fissata per il 26 giugno. In tale udienza sarà ancora possibile il deposito di nuove costituzioni di parte civile.

Il Movimento Consumatori, che ha raccolto l’adesione di oltre 300 azionisti, di cui oltre 100 solo nelle province lombarde, si è costituito parte civile nell’udienza preliminare di venerdì scorso e invita gli azionisti che abbiano acquistato e detenuto le azioni tra il 2014 e il 2016 a rivolgersi all’associazione per costituirsi parte civile. Si tratta di reati gravissimi che hanno duramente danneggiato la più antica banca del mondo e decine di migliaia di azionisti che hanno creduto nell’operato di top manager risultati inaffidabili. L’unione dei piccoli risparmiatori è fondamentale, affinché siano riaffermati i principi di correttezza e legalità che devono essere rispettati dagli amministratori delle società quotate che auspichiamo verranno condannati per i reati di cui sono imputati.

Movimento Consumatori, tramite legali convenzionati sul territorio, continua ad assistere gli azionisti che desiderino cercare un risarcimento per il danno subito a causa di tali reati.

Per chi è interessato a costituirsi parte civile nel processo “MPS III” può contattarci al numero 02.80583136 oppure scriverci all’indirizzo info@movimentoconsumatorimilano.it.




MPS: Movimento Consumatori assiste gli azionisti

I risparmiatori che hanno investito in azioni MPS tra inizio 2014 e fine 2016 hanno un’ultima occasione per cercare un risarcimento dei danni subiti.

Entro il 12 maggio, è possibile costituirsi nel processo penale “MPS III” tramite Movimento Consumatori. Questa è l’ultima udienza in cui sarà possibile costituirsi.

Movimento Consumatori invita gli azionisti ad agire tempestivamente e a raccogliere la documentazione necessaria, costituita dall’attestazione di continuato possesso delle azioni o documenti equivalenti che dimostrino il possesso delle azioni nel periodo 2014-2016.

La documentazione deve poi essere inviata al più presto al legale incaricato che farà una prima valutazione circa la possibilità di costituzione di parte civile.

Valutazione che verrà svolta gratuitamente a favore dei soci del Movimento Consumatori.

Il processo penale “MPS III” riguarda reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, nonché falso in prospetto informativo relativi alla sopravvalutazione di crediti NPL (crediti deteriorati) commessi tra aprile 2014 e luglio 2016.

Movimento Consumatori, tramite legali convenzionati sul territorio, è pronto ad assistere gli azionisti che desiderino cercare un risarcimento per il danno subito a causa di tali reati.

Per chi è interessato a costituirsi parte civile nel processo “MPS III” può contattarci al numero  02.80583136 oppure scriverci all’indirizzo info@movimentoconsumatorimilano.it.

E’ importante agire subito, poiché il termine per la presentazione della domanda di costituzione di parte civile scade il 12 maggio 2023.




Accesso al credito e sostegno alle famiglie: Movimento Consumatori, insieme ad altre AACC e ABI inviano lettera alle istituzioni

Abi e 17 associazioni dei consumatori, tra cui Movimento Consumatori, hanno sottoscritto una lettera indirizzata alle istituzioni italiane per rappresentare alcune proposte dirette a rafforzare i principali strumenti pubblici volti a favorire l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa e a sostenere le famiglie aventi difficoltà nel pagamento delle rate dei mutui a seguito del perdurare della situazione epidemiologica da Covid 19.

La lettera contiene la richiesta comune che:

– siano potenziate le disponibilità finanziarie del “Fondo prima casa” nell’ottica di assicurarne l’operatività almeno per tutto il 2022. Si tratta del principale strumento pubblico nel mercato dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale;

– sia rifinanziata e ampliata l’operatività del Fondo Gasparrini anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti nonché a tutti i mutuatari a prescindere dal reddito. Si tratta di un Fondo che consente la sospensione, fino a 18 mesi, del pagamento delle rate dei mutui per le famiglie in difficoltà;

– sia prevista la controgaranzia dello Stato a supporto del “Fondo per il credito ai giovani”, e del “Fondo di sostegno alla natalità” per rendere questi strumenti in linea con le regole di vigilanza dell’Accordo di Basilea per le banche.

“Ci siamo appellati al Governo richiamando la sua attenzione su quanti a causa della crisi rischiano di perdere la propria abitazione  – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – non essendo più in grado di pagare il mutuo. E’ un ‘processo’ che va scongiurato sia per le banche che ormai hanno ‘in pancia’ valanghe di immobili che non verranno venduti a un valore di mercato, sia per i consumatori che oltre a perdere la casa, molto facilmente con quanto ricavato dalla vendita, non riuscirebbero nemmeno ad estinguere il mutuo. Le deroghe al Fondo Gasparrini devo essere rinnovate o pregiudicheremo la possibilità di ‘ripartire’ di migliaia di famiglie”.

Questa iniziativa rappresenta un primo intervento dei firmatari del Protocollo d’Intesa “Progetto AbitAzione”, sottoscritto nel febbraio scorso e finalizzato, tra le altre, alla promozione di iniziative per supportare le famiglie italiane in difficoltà, per favorire l’accesso al credito nonché per rendere sempre più efficiente il mercato del credito immobiliare ai consumatori.

I Consumatori e Abi proseguiranno il loro confronto, in vista della realizzazione dei restanti obiettivi del Progetto AbitAzione, nell’ottica di offrire un costante contributo di sostegno all’Italia in questo momento di particolare complessità, che richiede un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti.

Le associazioni di consumatori che hanno inviato la lettera: Movimento Consumatori, ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, UNC.