Turismo: bilancio dell’attivita’ dello sportello SOS TURISTA nel 2014. Nonostante il calo delle partenze sono molte le segnalazioni di disagi e disservizi.

Il bilancio dello sportello nazionale SOS Turista (gestito da Adiconsum, Federconsumatori e Movimento Consumatori) registra un anno estremamente difficile per i viaggiatori.

Nonostante la forte contrazione della domanda turistica, infatti, sono ancora numerose le segnalazioni e le richieste di assistenza relative a disagi, disservizi o vere e proprie truffe.

In totale, da gennaio, gli utenti assistiti dallo sportello sono stati 2.200, con dei picchi in marzo ed in agosto, per un totale di 724 pratiche.

Il numero maggiore di segnalazioni riguarda, anche quest’anno, i pacchetti turistici (34,7%), seguiti dal trasporto aereo (33,6%), in particolare per lo smarrimento o il danneggiamento del bagaglio.

Al terzo posto nella classifica delle tipologie di segnalazione più frequenti si trovano i problemi relativi agli alberghi (7,3%), in special modo per quanto riguarda problemi con la prenotazione o con la caparra.

Un altro dato rilevante riguarda le segnalazioni relative a servizi acquistati online (abitudine sempre più diffusa tra gli italiani (il 35,7% degli italiani nel 2013 ha acquistato una vacanza online). La maggior parte dei disagi segnalati dagli utenti che prenotano una vacanza su internet riguarda il trasporto aereo (46,4%), seguito dai pacchetti turistici (15,5%) e dall’affitto di appartamenti e residence (9,5%).

Visto il grande peso delle problematiche relative al trasporto aereo, si fa sempre più necessaria ed urgente una decisione del Ministero per l’estensione del fondo di garanzia anche ai casi di fallimento delle compagnie aeree, casi in cui, attualmente, i passeggeri non risultato tutelati (emblematico l’esempio della vicenda Wind Jet).

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Viaggi a rischio in Israele e in Egitto: Movimento Consumatori offre assistenza per annullamenti e rimborsi

Il Ministero degli Affari Esteri ha diffuso nei giorni scorsi avvisi diretti a segnalare situazioni di elevata pericolosità in Israele e in Egitto (www.viaggiaresicuri.it) invitando i cittadini italiani ad evitare i viaggi in alcune zone dei due Paesi, a muoversi con la massima cautela e comunque a limitare i soggiorni in queste aree. Una situazione di incertezza sembrava riguardare anche Sharm el Sheik dove, seppure le Autorità egiziane stiano cercando di garantire maggiore sicurezza, non è escluso che possano esserci effetti delle tensioni politiche o rischi di azioni di matrice terroristica.

Cosa possono fare i consumatori che hanno acquistato pacchetti turistici per l’Egitto e per Israele e non sono più intenzionati a partire?

“Si può valutare caso per caso se sussistono i presupposti per ottenere il rimborso del prezzo e l’eventuale risarcimento dei danni – spiega Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo MC –  si è infatti legittimati ad annullare il viaggio e a richiedere la restituzione di quanto pagato ogni qualvolta la finalità turistica del viaggio venga meno: l’esistenza, nel Paese dove si dovrebbe soggiornare, di una situazione socio-politica instabile e il concreto pericolo per l’incolumità del viaggiatore determinano, senza dubbio, un’ipotesi di questo tipo. E’ inoltre necessario valutare se nella vendita del pacchetto turistico sono stati rispettati gli obblighi di informazione a carico dei tour operator e delle agenzie, che devono mettere in condizione i consumatori di prendere decisioni consapevoli e avvedute”.

Proprio su tali aspetti il 15 luglio scorso, l’Agcm ha avviato 12 istruttorie nei confronti di alcuni tour operator a seguito delle numerose segnalazioni ricevute da parte di consumatori e associazioni di consumatori, relative all’annullamento dei viaggi in questo Paese determinato dalla raccomandazione del Ministero degli Esteri. Tali operatori non avrebbero rimborsato al momento dell’annullamento del viaggio l’intero prezzo corrisposto dai clienti, addebitando illegittimamente anche i costi amministrativi, né avrebbero proposto mete alternative senza maggiorazioni di prezzo.

“Movimento Consumatori  – continua Barbieri – può valutare caso per caso se sussistono i presupposti per annullare il viaggio o chiedere risarcimenti. I cittadini possono rivolgersi alle sedi MC (gli indirizzi sono presenti su www.movimentoconsumatori.it) . Per una valutazione è anche possibile rivolgersi allo Sportello del consumatore on line dell’associazione www.sportello.movimentoconsumatori.it”.




Movimento Consumatori diffida New Livingston: dopo la cancellazione dei voli per Alghero e Tirana deve informare subito i passeggeri e risarcire i danni

Movimento Consumatori ha diffidato oggi la compagnia a inviare con urgenza un’informazione ai passeggeri che hanno acquistato voli cancellati, per avvisarli delle cancellazioni e del diritto a ottenere non solo il rimborso dei biglietti, ma anche il risarcimento dei danni.

I voli cancellati riguardano la destinazione Tirana (da Milano Malpensa, Verona, Cuneo, Bologna, Pisa e Londra) e la tratta Roma-Alghero (la Regione Sardegna per mancanza di garanzie finanziarie ha revocato la licenza assegnando la tratta a Alitalia).

La compagnia italiana – che continua a volare sulle altre tratte, dopo la sospensione da parte di Enac della licenza di trasporto aereo del 25 giugno e successivo ripristino del 30 giugno scorso – ha presentato al tribunale di Busto Arsizio domanda di ammissione al concordato preventivo.

“Chiediamo il rispetto dei diritti dei passeggeri che hanno subito le cancellazioni – afferma Marco Gagliardi, responsabile del settore Trasporti MC – e che la compagnia aerea non solo garantisca il massimo degli standard di qualità e sicurezza su tutti i propri voli, ma i rimborsi e i risarcimenti previsti dal Regolamento CE 261/2004”.

Nel caso in cui New Livinston non provveda, MC avvierà un’azione inibitoria e una class action per ottenere il rispetto dei diritti collettivi dei passeggeri. Per ottenere assistenza i consumatori danneggiati possono rivolgersi a Movimento Consumatori o aprire una pratica on line sul sito www.sportello.movimentoconsumatori.it.




Turismo. Sharm e Sinai: la mancata partenza da diritto al 100% del rimborso

Sharm e Sinai: la Farnesina sconsiglia le partenze. Movimento Consumatori ritiene che il venir meno della “finalità turistica” per il venir meno della situazione di sicurezza possa determinare l’estinzione del contratto.

“I consumatori – afferma Roberto Barbieri, responsabile del settore Turismo di Movimento Consumatori – potranno dunque comunicare alle agenzie di viaggio la propria volontà di rinunciare al viaggio e richiedere la restituzione del prezzo o degli acconti già versati. In alternativa, i tour operator dovranno garantire a coloro che ne facciano richiesta la sostituzione dei pacchetto turistico con altro di qualità equivalente o superiore senza supplementi. Se il tour operator nega il rimborso integrale o se il pacchetto sostituito non rispetta i livelli di qualità di quello acquistato, potete rivolgervi alla sedi della nostra associazione presenti sul territorio nazionale.

Gli indirizzi sono presenti sul sito www.movimentoconsumatori.itSul nostro sito è presente anche una guida realizzata da MC sui diritti dei turisti in viaggio”.




Turismo, dov’è finito il fondo di garanzia?

E’ passato più di un mese da quanto le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori hanno incontrato il sottosegretario al Turismo Simonetta Giordani per richiedere la costituzione di un “nuovo” fondo di garanzia che tuteli i viaggiatori nei casi di fallimento di tour operator e di insolvenza delle compagnie aeree. Il sottosegretario si era impegnato ad introdurre modifiche in tal senso nel prossimo provvedimento sul pacchetto turismo. Ma, ad oggi, ancora tutto tace. Il tempo passa e al di là di vaghe promesse non è stato fatto ancora alcun passo avanti. Una situazione che suscita forte preoccupazione.

L’attuale fondo previsto dal Codice del turismo si è infatti dimostrato, in più occasioni, del tutto inefficace, discriminatorio e incapiente a fronte di una cessazione improvvisa delle operazioni da parte di tour operator o agenzie di viaggi. Inoltre non prevede alcuna copertura in caso di fallimento delle compagnie aeree, i cui passeggeri continuano ad essere privi di qualsiasi protezione. Per questo le associazioni hanno proposto la costituzione di un fondo, a carico delle compagnie aeree, oltre che dei tour operator, che possa garantire la totale copertura o riprotezione in caso di insolvenza, fallimento o rimpatrio di emergenza. Si tratterebbe di un notevole progresso nella tutela dei cittadini, che in questo modo sarebbero garantiti a prescindere dalla modalità di acquisto del proprio titolo di viaggio. Sono sempre di più gli italiani costretti, a causa delle condizioni economiche, a rinunciare a viaggiare.

Sicuramente il rischio di non poter recuperare quanto speso incide in maniera pesante sulla decisione di partire o meno, comprimendo ulteriormente il settore già in crisi. Sarebbe opportuno, inoltre, istituire un comitato unico di gestione per rendere più efficiente l’amministrazione del fondo, che ad oggi presenta numerose criticità e tempi lunghissimi per i rimborsi. Tali problemi dovranno essere affrontati seriamente anche dalla neo Autorità dei Trasporti, che le associazioni sperano si faccia parte attiva nella tutela dei passeggeri.




“Volagratis.it”: azione inibitoria di Movimento Consumatori

Bravofly, società nata in Italia con sede legale a Chiasso in Svizzera, è stata condannata dal tribunale di Roma a modificare il proprio sito Internet “volagratis.it”.

Movimento Consumatori, con azione inibitoria cautelare avviata a settembre 2013, aveva contestato una pratica commerciale scorretta nella vendita on line di biglietti aerei, soprattutto low cost, pubblicizzati con prezzi non trasparenti, maggiorati alla fine della prenotazione da costi di gestione e per l’uso della carta di credito.

Le modalità di vendita comportavano non solo una violazione della normativa comunitaria e della legge Bersani, che vietano le offerte di voli al netto di spese, tasse e oneri aggiuntivi che impediscano un confronto tra le tariffe, ma anche del d.lgs. 11/2010 che vieta l’addebito di supplementi per l’utilizzo della carta di credito.

Il tribunale capitolino ha accertato la pratica commerciale scorretta e inibito a Bravofly “di dar corso a comunicazioni e offerte in vendita di biglietti aerei che non evidenzino il prezzo globale a carico del consumatore, ma un costo da maggiorarsi con oneri di importo imprecisato, o indicati nei limiti di un minimo e di un massimo”.

“Casi come questo dimostrano – afferma Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – che è ancora diffuso un certo modo di fare impresa irresponsabile nei confronti dei propri clienti che vengono ‘maltrattati’ in esplicito spregio non solo dei principi di correttezza, ma addirittura, di basilari norme di legge che regolamentano la specifica attività di impresa”. MC invita i consumatori a segnalare all’email info@movimentoconsumatorimilano.it analoghe pratiche commerciali scorrette.