Turismo, dov’è finito il fondo di garanzia?

E’ passato più di un mese da quanto le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori hanno incontrato il sottosegretario al Turismo Simonetta Giordani per richiedere la costituzione di un “nuovo” fondo di garanzia che tuteli i viaggiatori nei casi di fallimento di tour operator e di insolvenza delle compagnie aeree. Il sottosegretario si era impegnato ad introdurre modifiche in tal senso nel prossimo provvedimento sul pacchetto turismo. Ma, ad oggi, ancora tutto tace. Il tempo passa e al di là di vaghe promesse non è stato fatto ancora alcun passo avanti. Una situazione che suscita forte preoccupazione.

L’attuale fondo previsto dal Codice del turismo si è infatti dimostrato, in più occasioni, del tutto inefficace, discriminatorio e incapiente a fronte di una cessazione improvvisa delle operazioni da parte di tour operator o agenzie di viaggi. Inoltre non prevede alcuna copertura in caso di fallimento delle compagnie aeree, i cui passeggeri continuano ad essere privi di qualsiasi protezione. Per questo le associazioni hanno proposto la costituzione di un fondo, a carico delle compagnie aeree, oltre che dei tour operator, che possa garantire la totale copertura o riprotezione in caso di insolvenza, fallimento o rimpatrio di emergenza. Si tratterebbe di un notevole progresso nella tutela dei cittadini, che in questo modo sarebbero garantiti a prescindere dalla modalità di acquisto del proprio titolo di viaggio. Sono sempre di più gli italiani costretti, a causa delle condizioni economiche, a rinunciare a viaggiare.

Sicuramente il rischio di non poter recuperare quanto speso incide in maniera pesante sulla decisione di partire o meno, comprimendo ulteriormente il settore già in crisi. Sarebbe opportuno, inoltre, istituire un comitato unico di gestione per rendere più efficiente l’amministrazione del fondo, che ad oggi presenta numerose criticità e tempi lunghissimi per i rimborsi. Tali problemi dovranno essere affrontati seriamente anche dalla neo Autorità dei Trasporti, che le associazioni sperano si faccia parte attiva nella tutela dei passeggeri.